MAGRO: “ABBIAMO VINTO UNA PARTITA MOLTO IMPEGNATIVA SIA FISICAMENTE CHE MENTALMENTE. CI STIAMO MERITANDO L’AFFETTO DI TUTTA LA CITTA’, SONO PIU’ FELICE DI QUELLO CHE SEMBRO”

La soddisfazione del coach della Germani: “Siamo stati bravi perchè stasera era difficile giocare la pallacanestro che più ci è congeniale. Il decisivo canestro di Bilan da 3 è stato casuale, ma sappiamo che ha buone mani e tra i nostri giochi ce n’è anche uno per lui da oltre l’arco. In ogni statistica siamo riusciti a primeggiare, segno che la partita è stata preparata molto bene grazie anche al mio staff“

Brescia. E’ un Alessandro Magro “provato”, ma raggiante quello che commenta la grande vittoria della Germani contro l’Armani Exchange Milano. E’ stata una gara dispendiosa sia a livello fisico che emotivo e l’allenatore di Castelfiorentino, come i suoi ragazzi, è rimasto sempre sul pezzo nei 40 minuti. Il successo nella splendida cornice del PalaLeonessa sold out permette di eguagliare il record societario del girone di andata stabilito nella stagione 2017-18, che può essere migliorato in attesa dell’ultima gara del girone ascendente di domenica a Brindisi. La vittoria contro l’Olimpia arriva anche grazie ad una tripla di Bilan, che però non sorprende più di tanto l’allenatore della Germani. 

“I complimenti vanno al pubblico: è stata una cornice fantastica, non potevamo chiedere di meglio per finire quest’anno. Sicuramente giocare con Milano fa gola, ma spero che questa squadra si stia meritando l’affetto di tutta la città. Abbiamo iniziato la partita un po’ con il freno a mano tirato: l’Olimpia si è presentata qua con tante defezioni e questo per necessità li ha portati a giocare con tre lunghi e sapevamo che questo assetto poteva essere un rebus. In attacco non sono entrati in ritmo, ma anche noi abbiamo dei meriti: la difesa di Petrucelli in post, per fare un esempio, è stata incredibile. Nel primo tempo abbiamo faticato a trovare il flusso, volevamo fare una partita cercando di correre e ci siamo riusciti poco: siamo andati all’intervallo sul +1, ma comunque giocando un po’ fuori dai binari, anche per meriti di Milano”.

“Avevamo deciso prima della partita di riempire l’area e giocare sulle caratteristiche degli avversari e abbiamo continuato anche senza farci sconvolgere dalle prime triple di Melli – prosegue Magro – Leggendo le percentuali direi che ci sta. Non è stata una partita particolarmente spettacolare, ma è stata più che altro sui loro binari, con tanta fisicità. Con loro non è facile andare profondi nel possesso, serve che i migliori attaccanti che hai creino gioco e oggi lo hanno fatto bene a turni. E’ stata una bella vittoria di squadra, soprattutto difensiva. Penso che sia stata una delle nostre migliori per l’energia che abbiamo messo in campo. Ora manca una partita alla fine del girone di andata, avendo già pareggiato il record societario: aspettiamo gli altri risultati per capire la posizione in classifica. Sono più felice di quello che sembro… E’ stata una partita veramente impegnativa, fisicamente ed emotivamente”. 

L’approccio è stato un po’ rigido e complicato, come è riuscita a sciogliersi la squadra?

“All’inizio sembrava che la squadra fosse contratta e io ho detto ai ragazzi di provare a giocare e a divertirsi di più poi stasera chiunque che è entrato in campo ha portato qualcosa. Tutti lo hanno fatto sicuramente dal punto di vista difensivo, chi più e chi meno in attacco. Anche Miro ha fatto fatica all’inizio, poi ha continuato a giocare e ha ottenuto grossi risultati. Poi stasera è stato difficile giocare la nostra pallacanestro, d’altronde non sempre giochiamo contro queste squadre fisiche. Poi tutti hanno dato una mano e la profondità è stata un fattore: anche Burnell, che è stato prezioso dalla panchina con Akele, ha dato contributo. Ci dà solidità eppure può fare ancora dei passi avanti”

Pensi che fosse una partita importante anche per dimostrare di poter giocare contro questi avversari fisici?

“Sì, contro di loro non è semplice: iI break li abbiamo fatti quando loro hanno abbassato un po’ il quintetto. Quando sono andati più piccoli con Tonut e Bortolani abbiamo ritrovato la nostra identità e abbiamo dato la zampata: anche con le loro assenze, rimane una vittoria di valore. Il fatto di aver vinto tirando con il 40% dal campo e il 28% da 3 è importante: può essere una di quelle partite vinte che pesano quando conta. E’ giusto comunque ricordare che abbiamo vinto una partita da 2 punti come tutte le altre e ora dobbiamo andare a giocare a Brindisi nello stesso modo”.

Da fuori pare che abbiate avuto il grande merito di non farvi innervosire quando la partita si stava sporcando: sei d’accordo?

“E’ una cosa su cui stiamo lavorando: sta scemando, mi auguro, questo nervosismo che abbiamo avuto con Bologna e dopo una porzione di partita a Venezia. In ogni caso, era limitato solo ad un paio di giocatori, che avevano anche avuto una settimana difficile in allenamento prima di quella trasferta. Anche oggi ho invocato la calma e rispetto alle altre volte l’arbitraggio ha saputo tenere anche dal punto di vista emotivo la partita. Gli arbitri sono stati bravi anche nel comunicare: hanno fatto un buon lavoro”.

Sei stato sorpreso dalla tripla di Bilan a fine partita? Ti è mai capito di vincere una partita con un tiro da tre di un pivot?

“In Polonia avevo un lungo in grado di tirare e aprire il campo quindi non è una prima volta, ma lui è un ottimo tiratore da 3 punti: è bravissimo a fare altro e dunque lo usiamo per altro, ma ha pure questo nel suo arsenale. Quando facciamo anche delle sfide in allenamento si vede che è uno che fa canestro e c’è un attacco in cantiere anche per queste situazioni proprio per lui… In quella azione l’obbiettivo era di tenere libera l’area per le penetrazioni degli esterni e lui lì si è trovato libero con la palla in mano. Chiaro che è stato un canestro casuale per come si è sviluppata l’azione, anche perchè era allo scadere dei 24”.

La Germani stasera primeggia in tante voci statistiche: è un’altra evidenza dell’ottimo lavoro svolto nelle due metà campo?

“Questo certifica la qualità soprattutto del lavoro difensivo: ci sono state delle azioni, anche all’inizio del terzo quarto quando ho avuto paura che non fossimo tornati in campo con la giusta grinta, in cui Milano ha segnato facilmente in area. Da lì in poi però è cambiato tanto: i giocatori sono stati maturi. Contro il Baskonia, Milano aveva fatto un break con lo stesso assetto, contro di noi non ci sono riusciti”.

Sei sembrato anche molto sereno durante la partita, pure nei momenti più difficili…

“Volevo dare l’esempio ai giocatori: io sono responsabile di quello che succede anche in panchina e da me deve partire la giusta energia, il giusto segnale, devo dare l’esempio affinchè non si innervosiscano i miei giocatori. Era una partita in cui sentivo che avevamo le idee chiare e che avevamo preparato bene l’incontro, anche grazie all’eccellente staff che mi aiuta. Inoltre, mi fido dei miei giocatori: dimostrano di voler costruire qualcosa insieme e anche nelle sconfitte la fiducia non cala. Stiamo andando nella stessa direzione”.