L’infortunio che terrà il difensore lontano dai campi per un mesetto pone le Rondinelle di fronte a un esame che impone un salto di qualità
Brescia. Si dice che a ripetere molte volte una bugia, essa diventi una verità. Tuttavia vale anche il contrario: a furia di ripetere molte volte una verità, c’è il rischio che qualcuno possa iniziare a dubitarne. Nel gioco del calcio però ci sono i numeri – purtroppo o per fortuna – che ci raccontano una loro versione dei fatti. Incompleta se vogliamo, ma incontrovertibile. E nel caso ancora più specifico del Brescia Calcio, ci possono raccontare l’importanza di un calciatore come Andrea Cistana. Esiste davvero un Brescia con Cistana e un Brescia senza Cistana?
Un paragone ingombrante. Conosciamo bene le caratteristiche del centrale di via Cremona. Un regista difensivo, abile di testa e nell’uno contro uno. In un’intervista del 2020 il biancazzurro ha dichiarato di rivedersi in Leonardo Bonucci, un giocatore a suo dire «più tattico che fisico». Ai tempi non aveva ancora giocato a tre (visto anche il veto di MC sul modulo, caduto definitivamente quest’anno) ma ora, da fulcro del tridente difensivo del Brescia, il paragone con il centrale neo acquisto del Fenerbahçe è sempre più evidente anche sotto questo aspetto. Negli anni alla Juventus tanti osservatori hanno però fatto notare come gran parte del merito del rendimento del centrale viterbese fosse dovuto al lavoro dei due difensori al suo fianco; su Cistana invece si può concludere, senza paura di essere smentiti, che il giocatore renda forti anche i compagni che gli stanno accanto. Che si tratti infatti di Mangraviti, Adorni o Papetti, tutti e tre hanno migliorato le loro prestazioni con il passaggio alla retroguardia a tre guidata da Cistana.
Esperienza e dati. Queste sono osservazioni empiriche. A cui si può aggiungere un rapido sguardo alla storia recente biancazzurra, che evidenzia come le migliori annate e le due rimonte verso playoff e playout rispettivamente di Pep Clotet nel 2021 e Daniele Gastaldello la scorsa stagione siano coincise proprio con la miglior condizione di Andrea Cistana. Detto questo, veniamo ai numeri, che recitano 116 presenze con il Brescia in serie B (suddivise tra le 112 in stagione regolare e le 4 tra playoff e playout) e sette reti. Tre sole partite saltate per somma di ammonizioni, a cui si aggiungono altre cinque non giocate per scelta tecnica (nell’anno dell’ultima promozione David Suazo prima ed Eugenio Corini poi hanno affiancato a Romagnoli partner diversi, tra cui Lancini e Gastaldello, oltre che lo stesso Cistana) e le cinquantadue non giocate per infortunio. Nelle partite in cui Cistana è sceso in campo, il Brescia ha ottenuto 53 vittorie, 42 pareggi e 21 sconfitte, per un totale di 201 punti in 116 gare, media 1.73. Quando invece Cistana era assente, il Brescia ha ottenuto 14 vittorie, 18 pareggi e 28 sconfitte. Media di un punto a partita. Ciascuno con questi dati può trarre le proprie considerazioni a riguardo. Ma la sostituzione di Cistana (out per un mesetto) sarà complicata per tutti.