GERMANI, NEL GIRONE DI RITORNO L’OBIETTIVO DOVRA’ ESSERE TENERSI ALLE SPALLE MILANO E VIRTUS BOLOGNA IN VISTA DEI PLAY OFF

L’inopinata sconfitta di Brindisi è una grande chance sprecata: i biancoblù potevano andare a +4 anche sulla Virtus oltre che sui campioni d’Italia. Da domenica con Treviso è indispensabile ritrovare la difesa, in attacco Della Valle e Massinburg e avere un Petrucelli più continuo. Gabriel adesso è un caso

Brescia. In otto giorni dal trionfo con i campioni d’Italia dell’EA7 Milano alla débacle sul parquet del fanalino di coda Happy Casa Brindisi. Ma è mai possibile? Sì, lo sport è anche questo. Se togli le mani dal manubrio e il piede dall’acceleratore, finisce così. E la Germani del PalaPentassuglia, presuntuosetta e piena zeppa di errori e omissioni, ne è la più concreta dimostrazione. Poteva essere campione d’inverno, ha chiuso al secondo posto il girone d’andata in una giornata da ciapanò per le big. Ma intanto ha sprecato una grande occasione. Poteva iniziare il girone di ritorno da +6 su Milano (con lo scontro diretto a favore) e andare a +4 su Bologna invece i meneghini si sono riportati a due vittorie e i bianconeri sono a rimasti a meno una (e avanti 1-0 nello scontro diretto).

La Germani dovrà adesso dimostrare altrove, prossimamente, di aver solo bucato durante un percorso che resta solido, continuo, esaltante. Domenica alle 18:15 al PalaLeonessa arriva l’altra squadra che se finisse oggi il campionato sarebbe retrocessa, la Nutribullet Treviso, e sarà quindi l’occasione migliore per dimostrare che Brindisi è stato nulla più che un incidente di percorso. Una buccia di banana dalla quale, anche noi con il titolo dell’articolo di presentazione del match, in tanti avevano messo in guardia Della Valle e compagni. Come non detto. Tutto inutile. L’alert non ha funzionato.

Inizia domenica il girone di ritorno e in 15 partite l’obiettivo di Brescia, unica tra le big a non avere l’impegno europeo, dovrà essere quello di riuscire a tenersi alle spalle le due corazzate: per creare un po’ di fastidio a Bologna e Milano ai play off serve il fattore campo, altrimenti meglio lasciar perdere. E visto che gli uomini di Magro partono in vantaggio su entrambe, se un gruppo ha una mentalità vincente e matura non può che puntare a sfruttare il cammino accumulato. Prima di pensare alla Final Eight e al match con Napoli, che si giocherà a Torino quasi certamente il 15 febbraio (Venezia chiudendo prima si è guadagnata il diritto a gestire il tabellone alto e chiederà di giocare mercoledì 14 con Pistoia, trascinandosi lo stesso giorno anche il match Milano-Trento, facendo slittare al giorno dopo Brescia-Napoli e Virtus Bologna-Reggio Emilia, per avere così un giorno in più di recupero), Brescia avrà cinque partite di campionato: Treviso (in casa, domenica prossima), Trento (fuori, sabato 20), Pistoia (in casa, domenica 28), Napoli (fuori, sabato 3 febbraio) e Reggio Emilia (in casa, domenica 11).

Dovrà ricominciare prima di tutto a piegare le ginocchia e a difendere dato che a Brindisi ha preso 13 punti in più della media con cui ha ancora la seconda miglior difesa del torneo (75.6, seconda solo al 74.4 di Milano), dovrà recuperare subito in attacco giocatori come Della Valle e Massinburg, un Petrucelli più continuo e si spera, finalmente, anche il miglior Gabriel. Che quest’anno non si è ancora visto. E dopo metà stagione non lo si può attendere oltre.