GUERINI: “IL BRESCIA DI MARAN CORTO, ATTENTO E CON IL DUO BORRELLI-GALAZZI IN GRAN SPOLVERO. ORA CAPIREMO SE E’ TUTTO ORO QUEL CHE HA LUCCICATO”

L’ex allenatore delle Rondinelle domenica era al Rigamonti: “Molto deluso dalla Sampdoria, ma con il nuovo allenatore i biancoazzurri giocano più sereni. Cistana, Van de Looi, Adorni e Jallow se non rinnovano diventano un problema e allora tanto vale cederli a gennaio. Lezzerini l’ho visto crescere a Firenze, può darsi che paghi ancora mentalmente i due gravi infortuni al ginocchio”

Brescia. Tra gli oltre 6000 del Rigamonti domenica ad assistere alla netta vittoria del Brescia sulla Sampdoria c’era anche Vincenzo Guerini. L’ex allenatore delle Rondinelle, bresciano di Ponte Zanano, che ha ormai smesso di allenare e che vanta come ultima esperienza nel calcio quella di club manager della Fiorentina, è rimasto piacevolmente colpito dalla prestazione del Brescia.

Quale gli aspetti più interessanti emersi dalla prestazione degli uomini di Maran?

”Ho visto una squadra corta, attenta, che teneva bene i reparti legati tra loro e che ha giocato un calcio coraggioso. La Sampdoria teneva tanto il pallone, ma era costretto a tornare sempre indietro perchè il Brescia chiudeva bene le linee di passaggio. Ho visto una squadra che adesso gioca decisamente più serena rispetto a prima. L’unico dubbio che ho è se sia tutto oro quel che ha luccicato. Sono rimasto molto male dalla partita della Sampdoria, mi aspettavo molto di più, ma è in dubbio che Maran ha trasmesso più serenità e questo non è poco”.

Piaciuto Borrelli?

”E’ un po’ che lo seguo poi quando gli ho visto segnare a Lecco quel gol fenomenale ho deciso di prendere ancora più informazioni su di lui. Un gol così non lo segni per caso. Già l’anno scorso a Frosinone aveva segnato sei reti senza essere titolare. Attaccante alla Borrelli hanno bisogno di essere supportati dalla squadra. Anche se ha segnato un gol saltando due-tre avversari, non si può pretendere che lo faccia ogni volta”.

Ricorda più Toni o Caracciolo?

”In Italia siamo abituati a paragonare subito uno che è agli inizi con chi ha segnato 150 gol. Non esageriamo, è troppo presto per parlare di Toni o Caracciolo. Di sicuro però è molto interessante”.

E Galazzi?

”Molto bene anche lui, assomiglia un po’ a Baldanzi dell’Empoli. Ha tanta tecnica e con la palla al piede non si vergogna a prendere l’iniziativa”.

Maran ha definito “indefinito” il modo di giocare del Brescia, è così?

”Si, ha ragione. A colpirmi di più, ripeto, è stato il modo della squadra di Maran di stare corto e di tornare a difendere bene dopo aver attaccato”.

Guerini è stato sia allenatore che dirigente: nel Brescia ci sono quattro giocatori in scadenza di contratto come Cistana, Van de Looi, Adorni e Jallow. Come gestirli?

”Se non rinnovano, bisogna cederli entro il 30 gennaio. In passato ho avuto esperienza negative con giocatori che si liberavano a fine campionato: non è questione di cattiveria, ma è normale che tendano a pensare alla prossima squadra dove magari avranno tre anni di contratto. Non è solo una questione di tirare indietro la gamba, ma iniziano a pensare alla casa da prendere nella nuova città, la moglie o la fidanzata prendono contatto con la nuova realtà e finisce che il giocatore nemmeno sa contro chi deve giocare la partita successiva. Penso che il Brescia sappia già cosa fare con quei quattro giocatori, altrimenti diventano un problema”.

Alla Fiorentina, Guerini ha visto crescere Lezzerini, un portiere che a Brescia vive ancora di alti e bassi… Non ha ancora smaltito mentalmente, più che fisicamente, i due gravi incidenti al ginocchio?

“Può darsi. Mi ricordo che nelle giovanili viola era molto talentuoso e si parlava bene di lui. In più non è facile fare il portiere a Brescia, ci vuole grande personalità”.