I TEN TALKING POINTS DOPO MODENA-BRESCIA

Brescia. Buonasera cari amici e Ben ritrovati a Ten Talking Points, la rubrica che spiega ciò che fatica essa stessa a capire. Considerazioni dell’ultimo weekend pallonaro:

  1. Il Brescia ha vinto ancora, nel superclassico della serie B, confermando l’alternanza che vede il Modena trionfatore al Rigamonti e il Brescia corsaro al Braglia. Un giorno bisognerà organizzare un quadrangolare tra Brescia, Modena, Hellas Verona e Bari per decretare il super campione della serie B, tipo Supercoppa Italiana di Lega Pro. 
  2. É stata una vittoria sofferta, ma cercata: il Brescia ha controllato bene la gara, soffrendo relativamente poco. Una bella prova di maturità per una squadra che ha agganciato il treno playoff e che ora punta a rimanerci legittimamente.
  3. È un campionato strano, che lascia spazio a infiniti sviluppi: a parte il Parma che resta la più forte, dietro tutti si muovono per guadagnare posizioni. Il Venezia ha l’arma in più Pohjanpalo, il Como nel complesso ha un’ottima rosa e il Cittadella sembra ad oggi inarrestabile. Bisogna dunque rimanere per ora con i piedi per terra, attendendo marzo, momento in cui molto probabilmente si inizieranno a delineare le gerarchie finali. 
  4. Finalmente una rete su punizione! Galazzi ha pennellato un calcio di punizione balisticamente perfetto. Se fossi un allenatore, chiederei sempre al mio direttore sportivo un giocatore che sappia tirare le punizioni. Negli anni il Brescia ha buttato via tantissime occasioni per schemi astrusi (soprattutto sugli angoli, ma anche sulle punizioni). 
  5. La sfortuna del povero Andrea Cistana continua. É uno dei giocatori a cui sono più legato di questa squadra, anche solo per una banale questione di militanza in rosa. Ricordo altresì a coloro che stanno già dimenticando (o fingendo di farlo) quanto il centrale di via Cremona sposti gli equilibri in serie B che esiste un Brescia con Cistana e uno senza. Per me è un giocatore insostituibile, se non con un po’ di fortuna nel beccare l’erede giusto. 
  6. Capitolo mercato: pochissimo da segnalare. Rimaniamo in attesa del 28 gennaio, poiché lì credo inizieranno i giorni del Condor MC. Almeno spero. Temo molto il nome a sorpresa, la scommessa da prendere tipo Adryan perché “va presa“ e per ricordare a tutti che MC esiste, vive e lotta assieme a noi.
  7. Un punto lo voglio dedicare a Davide Adorni, perché, nonostante il quasi autogol di sabato, a mio avviso sta finalmente tornando sui livelli di Cittadella. Merito sicuramente della cura Maran. Ma forse era naturale che finisse così: abbassatisi un po’ i riflettori su di lui, ha potuto “resettare“ e lavorare in pace. 
  8. Mi accodo ai complimenti a Lorenzo Dickmann, anche se ormai potrei solamente risultare ridondante; ma un gesto del genere merita un pensiero anche postumo. In un mondo del calcio inutilmente imbarbarito, in cui la cattiveria va di pari passo con la mestizia tecnica, gesti del genere sono una scintilla di speranza che qualcosa possa cambiare. 
  9. Che poi uno vuole pure sognare di andare in serie A. Poi vede ciò che succede ad Hellas e Salernitana contro Inter e Napoli e gli passa la voglia. Quante partite del Brescia in serie A mi sono venute in mente vedendo le due gare sopracitate. Di andare a fare da sparring partner della lotta scudetto tra Inter e Juventus non ho ormai alcuna voglia. Mi rovinerei solamente il fegato. 
  10. Tornando seri, dopo aver vinto un altro scontro diretto, il Brescia troverà la classica partita da buccia di banana. Il Sudtirol infatti lascerà molto probabilmente fare la gara al Brescia, a differenza dei vari Catanzaro Como e Parma. Dunque bisognerà andare a prendersi la vittoria. Un altro esame. Gli esami non finiscono mai, no?

Un saluto a tutti i lettori di Bresciaingol.com