IL FOCUS TATTICO: ECCO COME BRESCIA HA ASFALTATO NAPOLI, TRA GIOCHI DIFENSIVI E IN ATTACCO

I mismatch tolti alla Gevi partendo dall’aggressione sugli esterni, transizione e buona circolazione di palla con gli avversari schierati e intensità a rimbalzo. Qualche fastidio solo dalla zone-press quando si poteva cercare di più Bilan. Prendere nota in vista della Coppa Italia…

Napoli. Con il brillante successo del PalaBarbuto Brescia fa 2/2 contro la Gevi Napoli in stagione regolare, in attesa del confronto ancora più importante che avverrà a Torino in Coppa Italia: andiamo a rivedere alcune situazioni tattiche della partita che si potrebbero ripresentare nel quarto di finale, anche con clip video.

La difesa per alimentare l’attacco. Pronti, via: subito tripla di Brown dopo 5 secondi di partita. Quello che poteva essere il presagio di un buon primo quarto offensivo di Napoli, però, si è subito rivelato un fuoco di paglia: la difesa di Brescia ha messo le mani sulla partita, giocando con intensità e senza concedere vantaggi. L’assenza di Della Valle ha “costretto” la Germani ad un assetto di partenza più difensivo nel reparto esterni: Christon, Massinburg e Petrucelli sono tutti ottimi difensori sulla palla e non hanno offerto mismatch da offrire per Napoli.

Per la Gevi sarebbe stato fondamentale alzare i ritmi, ma con un buon lavoro di Brescia e con 20 punti concessi in praticamente 5 minuti non ci sono state opportunità di transizione per Napoli. Una delle chiavi della difesa della Germani dei primi minuti è stata l’ottima difesa di Akele su Zubcic: l’ex Treviso è riuscito a contestare tutti i tiri dalla lunga distanza del croato e a reggere molto bene spalle a canestro. L’unico peccato sono stati i due falli spesi un po’ prematuramente, ma il lavoro di Nicola è stato molto prezioso, come si vede anche nella clip in seguito.

Un possibile vantaggio da esplorare per Napoli poteva essere il coinvolgimento di Bilan con un lungo dinamico come Owens: la difesa sui giochi a due della Germani, che funziona quasi sempre alla perfezione, si è fatta trovare pronta. Nella maggior parte dei casi il centro croato è riuscito bene a contenere il palleggiatore in situazione di “show” senza fargli girare l’angolo, mentre il resto della difesa faceva buona guardia del pitturato fino al ritorno di Bilan. Vedere ad esempio nella situazione in seguito il buon lavoro di comunicazione di Massinburg e Petrucelli sul lato debole e poi la già citata difesa di Akele su Zubcic in 1c1. Un’istantanea dell’ottima difesa di Brescia del primo tempo.

Le letture di Bilan. Dall’altra parte del campo è fin troppo evidente il mismatch in termini di peso tra Bilan e Owens: Brescia è stata in grado di rifornire con continuità il croato soprattutto nel primo tempo, chiuso quasi in doppia doppia dall’ex Sassari. La difesa della Gevi è costretta a convergere su di lui, se non addirittura a mandare un raddoppio vero e proprio, quando il croato riceve palla e lui sa benissimo come gestire queste situazioni. Nel primo caso in seguito trova bene Akele in un primo timido tentativo di zona da Napoli. Nel secondo è bravissimo a far uscire subito la palla dal raddoppio pescando Massinburg con uno skip-pass e non Petrucelli, su cui stava ruotando Sokolowski: a quel punto la difesa è costretta a ruotare e rimane libero sul perimetro Christon, che punisce. Ottimo attacco di Brescia.

Con la transizione e una buona circolazione di palla a difesa schierata, Brescia prende sempre più fiducia e trova ottimi tiri sul perimetro: lo testimonia anche il dato di 8/17 da 3 punti all’intervallo. Germani che in ben 5 delle precedenti 18 partite di questo campionato non era addirittura andata oltre le 17 triple tentate: in questo caso ha raggiunto questa soglia in soli 20 minuti, con tanti tiri ad altissima percentuale.

Non cala l’intensità nel secondo quarto. Il confronto tra le second unit, nonostante Brescia fosse costretta a ruotare in 9 invece che in 10, ha comunque premiato la Germani. Napoli non ha alzato il voltaggio e la difesa della Germani, che con l’ingresso di Cobbins ha fatto molto più uso dei cambi, ha concesso solo 16 punti in 10 minuti e ha tenuto fuori partita Pullen. Dal suo canto, la Gevi ha provato ad utilizzare con risultati poco soddisfacenti la zona. Non tanto la classica 1-3-1 di Milicic, ma più una 2-3: non ci sono stati particolari tentennamenti da parte di Brescia.

Proprio quello riportato in seguito è uno dei primi possessi attaccati dalla Germani, che forse consuma un po’ troppo il cronometro inizialmente, ma poi trova un buon tiro di Petrucelli dall’angolo girando il pallone. Brescia poi è brava ad attaccare uno dei punti deboli della zona, ovvero la mancanza di responsabilità difensive a rimbalzo: la Germani si costruisce addirittura 5 opportunità e alla fine va a segno. Andare aggressivi a rimbalzo offensivo contro questa zona non è sicuramente una cattiva idea.

Qualche fastidio dal pressing a tutto campo. Con 26 punti da recuperare e solo 20 minuti a disposizione Napoli si gioca la carta del pressing a tutto campo: inizialmente porta buoni risultati, con Brescia che perde qualche pallone e segna solo 2 punti in quasi 4 minuti. Con questa pressione la Germani non può costruire con la stessa pazienza del primo tempo e deve ricorrere a chiamate offensive più “brevi”. Esame comunque superato, anche se in vista della Coppa Italia si potrebbe lavorare ulteriormente anche per riuscire a rifornire di più Bilan, un po’ scomparso dalla partita in questa e nell’ultima frazione, e superare meglio questa pressione dei partenopei.

Mantenendo sempre il vantaggio oltre i 15 punti, Brescia ha controllato la partita senza problemi nel quarto quarto. E’ stato importante in questo senso anche un Cournooh in versione “deluxe”, che in particolare nei minuti passati in campo con un altro handler come Christon, ha meno responsabilità da portatore di palla e può attaccare il canestro dalle ricezioni. Anche grazie ai suoi 18 punti, la Germani passa brillantemente l’esame del PalaBarbuto.