MONCINI ALLA GIROUD: “ERA TANTO CHE NON MI DIVERTIVO COSI’… CONTINUIAMO A GUARDARCI LE SPALLE E A FINE ANDATA FACCIAMO I PRIMI CONTI”

Prima goleador e poi portiere: “Il Como è una squadra forte, ma lo è anche chi riesce a far gol in un momento non facile come noi oggi. In porta vado volentieri, ma non sapevo bene dove mettermi sulle palle laterali”

Brescia. Gabriele Moncini é ovviamente soddisfatto per un gol che é finalmente coinciso con una vittoria della sua squadra. Ha anche rivelato che d’estate gioca in porta con gli amici. 

Continui a segnare subentrando dalla panchina…

“Sì, ho segnato tre reti. Oggi, contro l’Ascoli e settimana scorsa contro la Reggiana…”.

Preferisci partire dalla tua prestazione da portiere o da attaccante?

“Da portiere (ride, ndr). Oggi mi sono divertito, era da tanto che non mi divertivo così, poi c’é stato questo fatto eccezionale. Mi ero offerto anche contro il Modena, quando si pensava che sarebbe stato espulso Lezzerini per fallo da ultimo uomo, oggi eravamo indiziati io e Dimitri, ma era meglio mantenere un centrocampista di rottura in più per non subire. Ho dovuto fare due uscite, é andata bene… Per quanto riguarda la mia prova da attaccante, sono stato fortunato su quel pallone che é rimasto lì, però bisognava essere al posto giusto nel momento giusto”.

Fabregas ha detto che per larghi tratti della gara il Como é stato superiore. Sei d’accordo ?

“Non lo so se siano stati superiori: é vero, a metà primo tempo hanno preso superiorità in campo, grazie soprattutto a Verdi dietro le punte. Loro sono forti, ma é forte anche una squadra che riesce a segnare nel momento di difficoltà. Lezzerini ha fatto due super parate, poi subito dopo abbiamo raddoppiato: abbiamo sofferto, ma c’é da soffrire contro una squadra terza in classifica”.

Qualche settimana fa hai detto che speravi di fare un gol che coincidesse con una vittoria della tua squadra. É arrivato…

“Era ora (ride, ndr), anche se gli altri gol erano comunque valsi dei punti importanti”.

Era la partita che ti aspettavi?

“Noi abbiamo preparato la partita sapendo che Verdi é il punto di riferimento offensivo del Como.  Siamo stati bravi all’inizio a chiudere gli spazi, poi loro sono usciti. Penso però che abbiamo preparato bene la partita, gestendola al meglio dopo la doppia parata di Lezzerini e il raddoppio”. 

Qualche settimana fa hai detto in conferenza stampa che quando iniziano a segnare gli attaccanti é sempre un buon segnale. Ora tutto il reparto sta trovando continuità e i risultati arrivano. Cosa é cambiato?

“Diciamo che non siamo riusciti a segnare nel momento più di difficoltà di tutta la squadra, quando perdevamo e non riuscivamo a far gol, pur avendo le occasioni per farlo. Adesso stiamo lavorando bene, siamo stati bravi a non sentire ciò che arrivava fuori; spero di continuare così e che i miei compagni continuino così”.

Più difficile tirare il rigore a Reggio, oppure giocare da portere con il Como che stava attaccando?

“Non pensavo fosse così difficile giocare in porta, in certi momenti sulle palle laterali non sapevo bene dove mettermi. Direi più facile il rigore a Reggio”.

La distanza da quelle davanti si é ridotta…

“Ma sì, é da inizio anno che guardo sempre davanti. Perché non farlo? Oggi abbiamo battuto una squadra molto più avanti di noi in classifica. La classifica é cortissima, c’é da guardare dietro, ora abbiamo due scontri difficilissimi, poi a fine girone d’andata faremo un resoconto”.