PAGELLONE GIRONE D’ANDATA: BISOLI E BJARNASON I MIGLIORI, GLI ATTACCANTI SEGNANO E PORTANO PUNTI, LA DIFESA E’ PIU’ SOLIDA, NODO PORTIERI, MARAN HA RISOLLEVATO LA SQUADRA DOPO GLI ERRORI DI GASTALDELLO

Brescia. Con il girone d’andata ormai in archivio – chiuso dal Brescia al nono posto in classifica a quota 25 punti, a -3 dai playoff e a +5 dalla zona playout – è arrivato il momento di trarre i giudizi su questa prima metà di stagione. Quattro mesi intensi per le rondinelle, che hanno vissuto alti e bassi e che, come di consueto nell’era Cellino, hanno già fatto registrare un cambio di guida tecnica, con l’esonero di Gastaldello e l’arrivo di Maran. Proprio l’avvento del tecnico trentino ha risollevato la squadra da una situazione che si stava facendo pericolante e ridato linfa a un intero ambiente bisognoso di scrollarsi via di dosso le scorie dell’ultima annata, a cominciare da chi l’aveva guidato dalla panchina ad una disastrosa retrocessione sul campo. Il Brescia si presenta dunque al giro di boa avendo totalizzato lo stesso score di un anno fa (frutto di 6 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte), ma in una condizione psicofisica e di risultati completamente differente, meritandosi un 6.5 per quanto dimostrato in queste prime 19 giornate.

Di seguito le pagelle con giudizi di tutti i giocatori impiegati finora e dei due allenatori:

Lezzerini 5,5

Su ordine del lider maximo ha ritrovato il posto da titolare dopo essere stato panchinato da Andrenacci per tutto il girone di ritorno la stagione scorsa. Parte bene non subendo gol per le prime quattro giornate (parando anche un rigore a Lecco in pieno recupero), ma nel match casalingo contro il Modena prima causa un penalty con un’uscita scriteriata e poi, dopo averlo parato, rimane inchiodato sulla linea di porta sul calcio d’angolo, regalando il facile tap-in che vale i tre punti ai canarini. Da lì in avanti gli errori si susseguono, fino alla papera clamorosa sul gol di Carriero nella sconfitta di Cittadella. Si fa male contro il Como in quella che era la sua migliore prestazione stagionale e ne avrà per un paio di mesi. I sei clean sheet e i due rigori parati gli valgono mezzo voto in più.

Andrenacci 6

Mezzo voto in più rispetto al collega. Dopo le due partite infelici nel playout contro il Cosenza torna ad accomodarsi in panchina nel ruolo di vice per questa stagione, in attesa della sua occasione. Occasione che arriva puntuale con l’infortunio di Lezzerini, venendo di conseguenza chiamato in causa per le ultime due gare del girone d’andata. A Catanzaro non ha responsabilità sui gol subiti e sul 2-1 in favore dei calabresi tiene in vita il Brescia con due parate importanti. Non esente da colpe invece sul raddoppio di Man nella partita di Santo Stefano contro il Parma, quando veste addirittura la fascia di capitano al braccio, dopo che in estate era stato messo alla porta da Cellino, lo stesso che gli ha poi rinnovato il contratto a inizio dicembre.

Huard 5,5

Stagione poco brillante fino ad ora quella del terzino sinistro francese. A complicare le cose un contratto in scadenza che difficilmente verrà rinnovato, con entrambe le parti poco propense a prolungare. Inizialmente, a causa di un infortunio muscolare patito ancora nella gara d’andata del playout contro il Cosenza, non può contribuire alla causa e quando torna a disposizione si alterna al più quotato Fares. Nelle ultime uscite gli è stato addirittura preferito Jallow, trasferito sulla fascia di sinistra con Dickman a destra. Le sue pennellate di mancino al centro dell’area che avevano piacevolmente sorpreso il pubblico del Rigamonti sono ormai un lontano ricordo, soltanto leggermente riassaporato nel boxing day contro il Parma.

Fares 5

Gli infortuni non lasciano tregua a questo ragazzo veramente sfortunato. Il terzino arrivato in prestito dalla Lazio in estate aveva iniziato molto bene la stagione, facendo stropicciare gli occhi ai tifosi e agli addetti ai lavori biancoblù. Purtroppo l’ennesimo guaio fisico della sua carriera lo ha colpito a Pisa, tenendolo fuori nelle restanti sei partite del girone d’andata, quando il suo rendimento era già in fase calante. Il Brescia sta cercando di rispedirlo alla casa madre, in un pacco con la scritta “fragile” ben visibile.

Mangraviti 6

Stagione pienamente sufficiente per il difensore bresciano, che insieme ai suoi compagni di reparto sta cercando di risollevarsi dopo un’annata complicata. I 375 minuti di imbattibilità delle rondinelle ad inizio stagione sono anche merito suo, che finora ha saltato solamente l’ultima partita del girone d’andata contro il Parma a causa dell’influenza. Sul centro-sinistra della difesa di Maran sembra aver finalmente trovato il suo ruolo ideale, come testimoniano le difficoltà avute da Papetti in quella posizione contro il Parma.

Cistana 7

Con lui in campo le rondinelle hanno totalizzato 21 dei 25 punti in classifica, mentre in sua assenza solo 4. Certo, l’ultima partita contro il Parma potrebbe trarre in inganno, ma provate voi a giocare con un presidente che vi mette i bastoni tra le ruote togliendovi i gradi da vice capitano solo perché avete manifestato dubbi sul rinnovo e la possibile voglia di provare una nuova esperienza dopo una vita passata a Brescia. Il voto sarebbe stato anche maggiore, ma (per onestà intellettuale) mezzo punto viene tolto per i gravi errori commessi a Santo Stefano contro il Parma, in quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita giocata con la maglia della squadra della sua città. Se dovesse essere ceduto non sarà facile sostituirlo. Leader difensivo indiscusso.

Jallow 6,5

Rientrato dal grave infortunio che lo ha costretto a saltare la fase finale della scorsa stagione, il terzino svedese ha faticato a ritrovare spazio e condizione. Nelle ultime cinque giornate è però sempre partito nell’undici titolare, giocando sulla fascia sinistra e trovando anche la sua seconda rete in biancoblù contro la Sampdoria (che gli vale mezzo voto in più), dopo quella fondamentale valsa la vittoria contro la Ternana lo scorso 10 aprile. Anche per lui possibili problemi contrattuali in vista.

Dickman 6,5

Terzino d’esperienza e di categoria. L’ex Spal si è guadagnato i gradi di veterano e ha già conquistato la fascia destra della difesa bresciana, saltando solo le sfide con Bari e Parma (quest’ultima poiché squalificato). Nella prima parte di stagione, con Gastaldello in panchina, si è proposto tanto anche in fase offensiva, arrivando più volte ad un passo dal gol. Da migliorare le diagonali difensive.

Adorni 6,5

Messo ai margini della rosa in estate sembrava ormai certo un suo addio, con la Feralpi Salò fortemente interessata a lui. Cellino lo ha tenuto (forse più per fare uno sgarbo a Pasini che per altro) e nella seconda parte di questo girone d’andata si è ritagliato il suo spazio grazie a prestazioni decisamente positive. Spesso preferito a Papetti nel ruolo di braccetto di destra, Adorni si sta finalmente imponendo anche a Brescia, mostrando tutte le qualità che avevano spinto la dirigenza a prelevarlo nel gennaio 2022 dal Cittadella, dove si era consolidato come uno dei migliori centrali della categoria. Anche lui a sorpresa, come Andrenacci, ha rinnovato il contratto ad inizio dicembre.

Papetti 6

Il classe 2003 sta crescendo e cercando di limitare gli errori che lo hanno finora contraddistinto in questo avvio di carriera. La strada da percorrere per diventare totalmente affidabile è ancora lunga, ma una sufficienza è meritata. Da capire se Maran continuerà ad alternarlo ad Adorni o se l’eventuale addio di Cistana cambierà le carte in tavola.

Paghera 6,5

Un infortunio ha rallentato il suo inserimento in squadra, ma il centrocampista bresciano – tornato a casa dopo 11 anni – ha già dato prova del contributo che può portare alla causa delle rondinelle. Tecnica, grinta e determinazione sono qualità che serviranno nella seconda parte di stagione e che metterà a disposizione di Maran, come dimostrato già con il Parma.

Van De Looi 6

Segnali di risveglio dall’olandese, che dopo un inizio di stagione sulla falsa riga degli anni precedenti, ha cambiato marcia con l’arrivo di Maran in panchina. A complicare le cose però un contratto in scadenza che difficilmente verrà rinnovato, con il ragazzo intenzionato a cambiare aria, come già espresso in estate. Possibile cessione a gennaio.

Bjarnason 8

Il vichingo è probabilmente il miglior giocatore del Brescia in questo girone d’andata con 18 presenze e 4 reti a referto. Gol che hanno portato alla classifica del Brescia ben 10 punti. La partita simbolo della sua annata finora è la trasferta di Catanzaro, quando ha guidato la squadra ad una clamorosa rimonta da 0-2 a 3-2. A 36 anni gli si può concedere qualche minuto in più di riposo quando si gioca ogni 3 giorni.

Ndoj 5

Un vero e proprio desaparecido. Solo due le presenze del giocatore albanese, che in estate aveva trovato un accordo con la Feralpi Salò, ma che si è visto prolungato unilateralmente il contratto da Cellino. Titolare contro il Cosenza all’esordio in campionato e 55 minuti con la Feralpi (sostituito tra i fischi assordanti dei 12mila del Rigamonti). Entrambe prestazioni anonime e insufficienti, che lo hanno messo sempre più ai margini del progetto.

Fogliata 6

Portato in prima squadra a causa dell’emergenza a centrocampo nelle prime giornate, il baby bresciano ha esordito con un assist per Bjarnason contro il Cosenza ed è stato nelle rotazioni di Gastaldello nelle prime uscite stagionali, prima di accomodarsi in panchina. Il ragazzo si farà.

Galazzi 6,5

Uno dei principali protagonisti del Brescia di Maran. Dopo aver ricoperto ogni ruolo possibile e immaginabile con Gastaldello, l’allenatore trentino lo ha proposto nel suo ruolo naturale, ovvero nei due trequartisti dietro la punta. In quella zona di campo Galazzi si è preso la palma di uomo assist, servendo due cioccolatini a Borrelli col quale sembra avere un’ottima intesa. Manca ancora il gol, che siamo sicuri presto arriverà. Meno brillante nelle ultime due partite contro Catanzaro e Parma.

Bisoli 8

Semplicemente il capitano. Con lui in campo il Brescia non perde mai. Anzi, uscito per infortunio contro il Bari sull’1-0 le rondinelle hanno subito la rimonta dei pugliesi nella ripresa. Entrato sull’1-0 in favore del Sudtirol a Bolzano ha contribuito a dare la scossa per il pareggio finale (ottenuto con l’uomo in meno). In aggiunta due gol splendidi e decisivi a Terni e Catanzaro, oltre all’assist a Moncini per l’1-1 casalingo in rimonta contro l’Ascoli. Se c’è un giocatore imprescindibile in questo Brescia è proprio Dimitri Bisoli, come dimostrano le 4 partite saltate per infortunio.

Bertagnoli 6

La migliore condizione è ancora da raggiungere dopo un anno lontano dal campo, ma il suo rientro è di fondamentale per questo Brescia. Il gol a Cittadella il giorno del ritorno sul terreno di gioco è stato un premio meritato per un ragazzo che ha sofferto tanto a causa di un infortunio grave e gli vale la sufficienza. La sosta gli permetterà di lavorare per ritrovare la forma migliore.

Olzer 6

Manca ancora la zampata vincente in zona gol/assist, ma la salute quest’anno sembra preservarlo dagli infortuni e questo è un fattore fondamentale per un giovane che è spesso stato propenso a problemi muscolari. Tante giocate di qualità, ora serve la finalizzazione. È lui l’unico espulso (ingiustamente) del Brescia nel girone d’andata.

Besaggio 5,5

Poco spazio per l’ex Juventus Next Gen, che in maglia Brescia ha collezionato solo 7 presenze per un totale di 260 minuti e che nelle ultime sette partite non è mai stato chiamato in causa da Maran. Dopo un buon avvio, caratterizzato da prestazioni convincenti da subentrato, non è riuscito a ripetersi partendo da titolare contro Cremonese e Cittadella, perdendo posizioni nelle gerarchie del nuovo allenatore. Difficile ritagliarsi spazio nel centrocampo delle rondinelle.

Bianchi 6,5

19 presenze, 2 gol e 2 assist. Questo il bottino di Flavio Bianchi al termine del girone d’andata. Partito titolare nello scacchiere tattico di Gastaldello, ha poi perso il posto nell’undici di partenza, ritornando al ruolo di prima riserva che ha contraddistinto la sua avventura a Brescia. Pesantissimo il gol vittoria a Catanzaro, quando appena entrato è stato bravo e lesto a sfruttare l’errore di Fulignati. Permangono dubbi sul ruolo. È una prima punta in grado di giocare accanto ad un altro attaccante o una vera e propria seconda punta? I numeri indicherebbero quest’ultima opzione.

Ferro 6

Altro Primavera fatto esordire quest’anno dal Brescia. Maran lo ha buttato nella mischia per la prima volta nel finale di partita a Reggio Emilia, quando le rondinelle erano alla disperata ricerca del pareggio e lo ha riproposto negli ultimi minuti della partita contro il Parma. Buoni spunti e tanta buona volontà in 23 minuti totali per una sufficienza sia meritata che di incoraggiamento.

Moncini 7,5

Capocannoniere del Brescia con 5 reti (che sarebbero 6 se la Lega Calcio gli assegnasse anche quello di Cittadella). Da subentrato ha realizzato 4 dei 5 gol totali e in ben tre occasioni ha salvato le rondinelle dalla sconfitta. Attaccante d’area di rigore che sente la porta (soprattutto quella sotto la Curva Nord) come da anni non si vedeva al Rigamonti. Meglio da subentrato che da titolare, ruolo nel quale si lascia preferire Borrelli, l’altro gemello del gol. Specialista della categoria e bomber di razza.

Borrelli 7,5

Una delle note più liete della stagione fino a questo momento. Il Brescia è tornato ad avere un attaccante completo, in grado sia di lavorare per la squadra – facendo da collante tra i reparti – che di segnare. Le reti contro Lecco e Sampdoria sono da cineteca e mettono in mostra tutte le qualità di una giovane punta che in Serie B può fare la differenza ora e in futuro. Oltre ai gol sono da sottolineare anche i due assist contro Feralpi Salò e Catanzaro, dove ha messo la sua fisicità a servizio dei compagni. Per 3.2 milioni di euro sarebbe un reato non riscattarlo dal Frosinone a fine anno.

Gastaldello: 4,5

Graziato in estate da un esonero che sarebbe stato più che meritato dopo la retrocessione. Gli va riconosciuto di essere stato in grado di dare solidità difensiva al Brescia nelle prime giornate di campionato, baciato però anche da una buona dose di fortuna. Terminato questo periodo positivo, sono venuti a galla tutti i limiti di un allenatore inadatto alla categoria e che per il suo bene professionale avrebbe dovuto iniziare la carriera di tecnico dalle serie minori. La mancanza di identità di squadra e di un’organizzazione del gioco offensivo sono state le motivazioni principali per le quali il Brescia ha incassato 5 sconfitte consecutive ed è crollato in classifica.

Belingheri s.v.

Mandato in panchina allo sbaraglio da Cellino contro la Cremonese dopo l’esonero di Gastaldello e il rifiuto di Vecchi. Impossibile giudicare un allenatore in queste condizioni, ma va sottolineato il buon lavoro che sta svolgendo da tecnico della Primavera.

Maran 8,5

Dodici punti in sette giornate. Questo lo score di Maran una volta tornato sulla panchina del Brescia dopo 17 anni. Vittorie prestigiose contro squadre del calibro di Catanzaro, Como e Sampdoria, pareggi importanti sui campi di Sudtirol (un tempo con l’uomo in meno) e Pisa (dove avrebbe meritato i tre punti) e una sola sconfitta contro la capolista Parma (in una partita sfortunata e con tante assenze pesanti). La cosa più importante però è che si è vista la mano di un allenatore con la “A” maiuscola, capace di dare una proposta di gioco ad una squadra che non l’aveva e di estirpare la paura dagli occhi dei giocatori, ora consapevoli dei propri mezzi e di cosa fare in campo. Inoltre Maran si sta dimostrando un tecnico abile nel leggere le partite e nel correggere a gara in corso i propri errori iniziali. Un appello: lo si lasci lavorare in pace.