La Germani nel secondo tempo recupera lo svantaggio, si prende la rivincita sulla Givova al PalaMangano ed è in testa alla classifica con la sola Virtus Bologna. Christon, Bilan e infine Della Valle i trascinatori offensivi. Final Eight di Coppa Italia già in cassaforte
Scafati. E’ una vittoria di solidità e di compattezza quella che la Germani trova nella trasferta di Scafati: sul campo sempre ostico del PalaMangano, dove l’anno scorso lasciò le ultime chances di accedere ai play off, Brescia resta sotto per quasi 30 minuti, ma ha la solidità difensiva e mentale di rimanere sempre in partita. La squadra di Magro tocca il -7 in apertura di terzo quarto (45-38) ma rimane compatta e trova nella continuità difensiva la forza per tornare a contatto. Punto dopo punto, lo svantaggio si dimezza: Christon, Bilan e infine Della Valle sono i trascinatori offensivi che portano Brescia al sorpasso (54-55) e all’allungo degli ultimi minuti. Il parziale finale del secondo tempo è di 41-51, nonostante le sole 4 triple a bersaglio: la partita finisce 83-89 e i due punti in classifica sono pesantissimi per concedersi un’altra settimana in vetta, stavolta in compagnia della sola Virtus Bologna (come era accaduto prima dello scontro alla Segafredo Arena) dato che Napoli e Venezia sono uscite sconfitte dai loro match e il trenino di testa è diventato nuovamente un tandem.
Primi due quarti in scia, poi arriva il sorpasso. La vittoria in terra campana diventa ancora più preziosa e convincente guardando come si svolgono i primi 25 minuti, in cui Brescia fatica a rimbalzo, paga l’assenza per infortunio di Cobbins nella rotazione dei lunghi e non riesce a sbloccarsi da 3 (2/11 da oltre l’arco). E’ proprio in queste prime due frazioni che la squadra di Magro dimostra solidità, non facendo scappare una squadra da quasi 88 punti di media in casa e senza mai far accendere Logan e compagni. In attesa degli squilli offensivi dei piccoli, ci pensano Gabriel, Burnell e Bilan (doppia doppia per il croato) a mettere punti pesanti e il 42-38 dell’intervallo, per certi versi, diventa un presagio di sventura per la formazione campana. Nonostante una netta differenza al tiro da fuori (8/14 a fronte del 2/11 degli ospiti), Brescia è lì a contatto, anche senza giocatori in doppia cifra.
La personalità di Christon è decisiva. Il +7 di inizio terzo quarto è il canto del cigno della squadra di Sacripanti: Christon e Petrucelli suonano la carica dentro l’area e Brescia inizia finalmente a macinare in attacco. Arriva il sorpasso, con l’asse Christon-Bilan protagonista in questa terza frazione: la personalità dell’ex di Tortona è fondamentale per alimentare l’attacco bresciano, mentre due canestri “Spain Pick and roll” sbloccano Della Valle. Dall’altra parte il lavoro difensivo si alza ancora di qualità e soffoca Robinson e Logan, con entrambi gli USA che rimangono a quota 7. Toccato il vantaggio, Brescia mantiene l’inerzia fino a metà ultimo quarto quando Gentile prova a trascinare Scafati, anche provocando Massinburg: ma è un fuoco di paglia. La coppia ADV-Petrucelli si sblocca finalmente dalla lunga distanza e questo è il segnale che non ce n’è più per nessuno: viene toccato il massimo vantaggio sul 77-85 fino al +6 finale.
Sono queste le vittorie in volata che a fine anno fanno la differenza: l’anno scorso la fecero in negativo, quest’anno per ora la fanno in positivo. Brescia “prenota” così la Final Eight di Coppa Italia, salendo a quota 8 vittorie a fronte di 2 sole sconfitte (già una vittoria in più della fine d’andata del campionato scorso): con un altro successo nelle ultime 5 giornate il ritorno a Torino sarebbe realtà. Probabilmente già anche dal punto di vista aritmetico.